Quanti di voi amano lo sport pur senza praticarlo? E quanti di voi non hanno mai detto: “Se fossi io l’allenatore…”?
Flavio Emer era uno di voi: amava lo sport, ma non poteva praticarlo, perché era affetto da una malattia neurodegenerativa. Eppure, Flavio non si è mai fatto fermare e ha praticato il suo sport con un pallone speciale: la penna. Con quella penna, per anni, Flavio ha fatto goal nel cuore di tutti i suoi numerosissimi lettori appassionati di sport tramite il giornale di Gussago. Lo sport di Flavio era proprio scrivere con grande ironia, facendo da guida in un divertente viaggio dentro il mondo sportivo, visto dal suo personalissimo punto di vista. La Fondazione Sipec porta avanti il Fondo “Il Corponauta”, cominciando proprio con un libro di Flavio Emer: “Io e lo sport: credente, ma non praticante”, dal nome della sua rubrica sul giornale di Gussago. Un fondo per permettere a tutte le persone affette da malattie neurodegenerative di poter realizzare i loro sogni in viaggio. Ringraziamo, quindi, tutti i giornalisti che, ieri, 10 maggio 2016, sono venuti alla nostra sede per aiutarci a raccontare questa iniziativa, questo sogno di Flavio che vogliamo condividere con voi, perché anche voi possiate portarlo avanti assieme a noi.
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