C’era una volta, e c’è ancora, Il Corponauta Flavio.
Potrebbe cominciare così la storia della vita di Flavio Emer (22 giugno 1969 – 13 agosto 2015), scrittore italiano affetto da SMA (atrofia muscolare-spinale), socio di Fondazione Sipec.
La malattia ha portato Flavio all’immobilità quasi totale sin dall’adolescenza e lo ha costretto a vivere su una carrozzina. Poverino! ci verrebbe, se non da dire, da pensare.
Eppure, basta leggere i libri di Flavio (Il mio cielo è diverso. Acrobazie mentali di un giovane disabile¸ Mondadori, Milano 1993; Il corponauta. Appunti di viaggio di uno spirito libero, Interlinea, Novara 1996 (Arti Edizioni, Brescia 2011); Sensi in-continenti, Brescia 2009) e i suoi numerosi articoli apparsi sul Corriere della Sera nella rubrica Cronache dalla carrozzina, per comprendere che Flavio non ha considerato la sua malattia un limite insormontabile. Anzi, immersi nella lettura, ci sembra di vivere una grande avventura.
Attraverso l’ironia, Flavio ha guardato il mondo dalla speciale prospettiva di una carrozzina, ha raccontato della danza della sua anima, ci ha mostrato che la sconfitta, nella vita, non esiste, quando si sogna. Flavio ha sognato di viaggiare, di scrivere, di volare e ha realizzato molti dei suoi sogni, raccogliendo attorno a sé una numerosa cerchia di amici e parenti che sono stati, in fondo, le sue ali. Ed è dalla parola sogno che nasce il fondo Il Corponauta-Flavio Emer.
Nell’agosto 2015, infatti, Flavio chiede alla sua amata zia Celestina che assieme alla madre per anni lo ha sostenuto economicamente e affettivamente, di continuare ad aiutare, tramite la Fondazione, chi è affetto da malattie neurodegenerative, così che anche altri, come lui, possano realizzare i loro sogni.
Il fondo ha l’obiettivo di sostenere, stimolare i sogni: di viaggiare, di scrivere, di incontrare ma anche di trasmettere, in modo creativo e gioioso, la memoria di Flavio, attraverso la realizzazione di eventi culturali e la pubblicazione dei suoi scritti. Aiutateci ad incontrare molti sogni!
QFS 31 - Flavio Emer, Il Corponauta