Il progetto opera nel distretto di Calabnugan, municipalità di Sibulan, nell’isola del Negros Orientale, Filippine, dove la pandemia ha accentuato la crisi economica con un impatto devastante sulla parte più vulnerabile della popolazione. Negli ultimi tre anni hanno dovuto interrompere la loro attività 4 dei 7 orfanotrofi presenti sull’isola a causa della mancanza di sostentamento. Molti minori non hanno avuto possibilità di ricollocazione e sono stati nuovamente abbandonati. A causa della pandemia da Covid 19 le scuole pubbliche (nelle quali lavora in media 1 insegnante con 60 bambini) sono chiuse da due anni ormai.
In questo contesto opera la Casa Famiglia Isla ng Bata House a Calabnugan, nata nel 2010 per ospitare bambine di strada e/o affette da handicap psico-fisici in un ambiente caratterizzato da un elevato standard qualitativo, rispondente ai requisiti richiesti dagli enti locali ed in linea con gli standard tecnici e sanitari delle strutture occidentali. La Casa Famiglia oggi è in grado di ospitare fino a 30 bambine. In accordo e in collaborazione con i servizi sociali filippini, la scelta è orientata verso le bambine in quanto, tra coloro che sono fragili, abbandonati, vittime di violenza o abusi, le bambine sono il target maggiormente a rischio.
Il nostro progetto mira a fornire alla Casa Famiglia gli strumenti per assicurare entrate fisse e strutturate per far fronte, in modo autonomo, all’aumento continuo dei costi. In particolare si punta all’autoproduzione di alimenti ottenibile mettendo a coltura il terreno già a disposizione di 14.000 mq e attuando una graduale sostituzione del vecchio coccheto con alberi da frutta. La vendita e l’autoconsumo di frutta sono infatti più veloci e remunerativi, oltre ad offrire alle bambine della Casa Famiglia un apporto vitaminico più vario e completo.
Gli obiettivi:
- Migliorare le condizioni alimentari delle bambine ospiti della Casa Famiglia in termini di apporto di proteine animali, vegetali, carboidrati e vitamine.
- Aumentare e strutturare le entrate economiche della Casa Famiglia attraverso la vendita della produzione di frutta e verdura.
A tale scopo il progetto prevede una serie di interventi e attività, studiate in una logica di economia circolare, sintetizzate di seguito.
- Allevamento di pesce, di capre e di avicoli con un sistema che riutilizzi i prodotti di scarto come integratore e/o produttore di nuovo prodotto vegetale o fertilizzante per l’orto e il frutteto.
- Costruzione di un pollaio adiacente alle vasche in legno, con pavimento declive in cemento per la raccolta delle deiezioni e del mangime caduto. Questo verrà messo nella prima vasca che farà da vasca vivaio per le piante acquatiche, che saranno nutrimento per i pesci, insieme al mangime.
- Realizzazione di un piccolo vivaio con rete ombreggiante per la germinazione e produzione di piante orticole ed arboree e costruzione di una piattaforma per produrre compost dagli scarti dell’orto e della cucina.
- Attività di frutticoltura con la sostituzione graduale degli alberi di cocco e di mango con piante di Dragon fruit, banane ed agrumi.
- Attività di orticoltura con la produzione di legumi, pomodori, peperoni e melanzane, taro, patata dolce, zucche e zucchine locali .
- Campagna di adozioni a distanza sul territorio della provincia di Brescia.